Un Anno di Sfide e Gratificazioni: Bilancio di un Viaggio Umano e Professionale
Introduzione
È arrivato il momento di fermarsi e guardare indietro a quello che è stato un anno intenso e ricco di emozioni. Un anno in cui ho messo alla prova le mie capacità, le mie conoscenze e la mia passione per il mio lavoro. Un anno in cui ho affrontato sfide impegnative, collaborato con realtà importanti e colleghi stimolanti, appreso nuove competenze. Un anno in cui ho anche commesso ovviamente qualche errore mi ha insegnato a non arrendermi. Un anno in cui la sfida maggiore è stata quella di conciliare il lavoro con la vita familiare, senza trascurare le mie figlie e mio marito.
Il lavoro: qualità, revisione legale e 231
Il mio lavoro mi ha portato a confrontarmi con grandi aziende e professionisti di alto livello, morale e professionale, che mi hanno appunto stimolato a dare il meglio e migliorare alcuni aspetti. Ho svolto attività di revisione e collegio sindacale, di consulenza in materia di 231 e soprattutto consulenza in materia di organizzazione e qualità con particolare riferimento alla parità di genere ed a diversità ed inclusione, un ambito che mi appassiona e che richiede profonda competenza, precisione. Ho avuto la possibilità di approfondire tematiche complesse e di applicare metodologie innovative, che hanno arricchito il mio bagaglio professionale.
Non tutto, però, è andato come speravo. Alcuni incarichi si sono interrotti perché banalmente non potevano proseguire, perché ho ritenuto non ci fossero le condizioni professionali per la prosecuzione: ho dovuto accettare la fine di alcune collaborazioni quindi, facendo leva su deontologia, rinunciando a parte del ritorno economico.
La famiglia: sostegno, affetto e crescita
Il lavoro mi ha richiesto molto tempo e dedizione, come detto, ma non ho mai dimenticato la mia famiglia, che è la mia fonte di forza e di gioia. Ho cercato di bilanciare le mie responsabilità professionali con quelle familiari, di dedicare attenzione e cura alle mie figlie di condividere per come possibile con loro le mie soddisfazioni e le mie difficoltà. So di aver sacrificato alcuni momenti preziosi, di non avere la macchina del tempo, di dover fare di più rispetto alla scelta del tempo da condividere e quello da sottrarre come investimento per il nostro futuro.
Mentre preparo i bagagli ripenso quindi alla stagione lavorativa, ai giorni di riposo che verranno: sono felice di poter trascorrere qualche giorno di vacanza in famiglia e di rivedere presto i miei nipoti che hanno affrontato un anno particolarmente difficile.
Conclusioni
Settembre segnerà l’inizio di una nuova stagione: una nuova scuola per le mie figlie, un nuovo anno lavorativo e la continuazione di tanti progetti ancora da portare a termine: alcuni avranno successo, altri falliranno: “Se in un primo momento l’idea non è assurda, allora non c’è nessuna speranza che si realizzi”. Questo è il momento di ricaricare le batterie quindi.