(foto da rainews.it)
Sono tanti anni che mi occupo di sicurezza in azienda e più recentemente di diversità ed inclusione e forse per questo sono rimasta profondamente scossa da quanto accaduto a poca distanza dal luogo in cui vivo.
La vicenda
La tragica vicenda a cui mi riferisco che mette in luce le drammatiche conseguenze della mancanza di rispetto per la dignità umana. Un bracciante agricolo, immigrato clandestino con un braccio amputato, è stato abbandonato in strada dal suo datore di lavoro dopo essere stato ferito gravemente. Questo episodio non è solo un atto di disumanità, ma accende un faro sul fenomeno del caporalato a cui, ahimè, si stenta a mettere un freno.
Chi è mai stato almeno una volta in quelle zone della provincia di Latina sa in che condizioni molti lavoratori immigrati vivono e lavorano. Spesso costretti a condizioni di vita precarie e senza alcuna protezione legale, questi esseri umani sono alla mercé di datori di lavoro senza scrupoli, che sfruttano la loro vulnerabilità per ottenere manodopera a basso costo. La mancanza di diritti e di riconoscimento sociale rende questi lavoratori invisibili, nonostante siano una componente essenziale dell'economia agricola e di altri settori.
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